Questo episodio risale almeno ad un paio di anni fa, e qualcuno lo ha già letto. Oggi è il giorno giusto per ri-condividerlo.
Londra. Giugno 2018
Sono qui, spapparazzata sul mio amato divano fucsia che mi bevo una birretta di quelle buone che arrivano dalla Germania e mi fagocito un sacchetto di patatine gusto barbecue. Sono qui e continuo a pensare a quello che mi è successo mezz’ora fa mentre rientravo dal supermercato.
Salivo le scale con la mia spesa e le mie birre recuperate dalla scorta che ho in garage e mi imbattevo nell’anziano signore tanto gentile che vive nella scala accanto alla mia.
Come faccio sempre lo saluto e gli chiedo come sta e lui non può non notare la cassettina con 6 birre che ho in mano e ridendo mi fa la battuta. Poi mi racconta che lui preferisce il vino, che ultimamente ogni tanto se ne apre una bottiglia di quello buono anche se berlo da solo non gli piace. Mi dice che sono passati già 3 anni da quando sua moglie è morta poi fa una pausa, una lunga pausa durante la quale i suoi occhi si fanno lucidi, e poi finalmente aggiunge “e mi manca, mi manca ancora, mi manca…”
Sono qui, e continuo a pensare a quello che mi è successo mezz’ora fa e non riesco a non pensare che non saprò mai accontentarmi di un amore che sia meno di quello che stasera ho sentito e visto negli occhi di quel signore mentre ripeteva “e mi manca, mi manca ancora, mi manca…”
hai ragione….mai accontentarsi!
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